Published July 20, 2023, 10:25 p.m.
Messo a punto un modello matematico per simulare la propagazione degli incendi e minimizzare i danni al patrimonio boschivo
Il ricercatore dell’Unical Carmelo Scuro ha vinto il premio come miglior lavoro nel corso della conferenza internazionale “Metrology for living environment 2023”
In Calabria nel 2022 sono andati a fuoco 1800 ettari di bosco, secondo quanto riportato, in questi giorni, dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), nell’ambito delle osservazioni e monitoraggi degli impatti degli incendi di medie e grandi dimensioni sugli ecosistemi.
In questo dato è presente tutta la gravità di un problema: la superficie forestale bruciata attesta la Calabria al secondo posto subito dopo la Sicilia; è evidente, per questo motivo, la necessità di efficaci interventi preventivi per ridurre il pericolo che incombe sull’enorme patrimonio boschivo regionale in questo periodo estivo.
E proprio sullo studio di un modello matematico previsionale, in grado di simulare la propagazione di un incendio, tenendo conto di fattori quali la topografia del terreno, la velocità e direzione in cui spira il vento in tempo reale oltre alla presenza di una vegetazione fitta o rada, è incentrato l’articolo redatto dal ricercatore dell’Università della Calabria, Carmelo Scuro, che ha vinto il “Best conference paper award” ed è stato, quindi, premiato come il miglior lavoro nell’ambito di questo settore di ricerca, in occasione della conferenza internazionale “Metrology for living environment 2023”.
Lo studio potrà essere utile per applicazioni concrete nell’ambito di protezione civile, grazie alla possibilità di conoscere, in anticipo, l’evoluzione di un incendio, date le caratteristiche di un particolare territorio, permettendo lo sviluppo di applicazioni capaci di simulare scenari realistici di intervento in tempo reale, fornendo così un valido strumento di supporto alle decisioni degli enti e corpi preposti allo spegnimento dell’incendio e alla tutela dell’ambiente e della incolumità pubblica, riducendo il tempo per l’estinzione dello stesso e minimizzando la perdita di superficie boschiva.
I ricercatori, che hanno effettuato le simulazioni, hanno adottato come caso studio una porzione boschiva della Sila.
Il lavoro di ricerca è stato sviluppato nell’ambito dell’Ecosistema dell’Innovazione Tech4You finanziato dal PNRR.