
Nicola TREBISACCE
Professori Associati
Storia della pedagogia e dell'educazione (PAED-01/B)
Contatti
- Dipartimento di Culture, Educazione e Società - DiCES
- Dipartimento di Culture, Educazione e Società - DiCES
- nicola.trebisacce@unical.it
- 0984/494840
Nessun risultato prodotto
Laurea in Filosofia conseguita con la votazione di 110/110 e lode presso l’Università della Calabria il 23 luglio del 2003 con una tesi dal titolo “Educazione, Scuola e Società nel Mezzogiorno prima e dopo l’Unità”
Corso di Dottorato di ricerca in “Ambiente, uomo e medicina” seguito presso l’Università di Bari per due anni
Dal mese di giugno 2005 al mese di giugno 2020 è stato Ricercatore in Storia della Pedagogia (settore scientifico-disciplinare M-PED/02) presso il Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell'Università della Calabria.
Dal mese di luglio 2020 è Professore Associato in Storia della Pedagogia (settore scientifico-disciplinare M-PED/02) presso il Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell'Università della Calabria.
Nell’anno 2006 ha coordinato il progetto di ricerca annuale MURST ex60% “La storia della scuola in Calabria durante il Fascismo”. La ricerca ha dato luogo ad un saggio pubblicato nel 2007 sul “Bollettino CIRSE” dal titolo Il Fascismo in periferia. La scuola in Calabria
Nell’anno 2008 ha coordinato il progetto di ricerca annuale MURST ex 60% avente per oggetto “La storia della scuola in Calabria nel secondo dopoguerra”
Nell’anno 2010 ha coordinato il progetto di ricerca annuale MURST ex 60% dal titolo “L'infanzia abbandonata. Storia dell'assistenza infantile in Calabria nell'Ottocento”. La ricerca ha dato luogo ad una monografia, pubblicata nel 2010 dalla Jonia Editrice di Cosenza, dal titolo L'infanzia abbandonata
L'attività di ricerca negli ultimi anni ha continuato a studiare tematiche relative alla storia educativa e scolastica del Mezzogiorno e della Calabria. In tale prospettiva sono state condotte indagini sulla storia scolastica di alcune comunità calabresi, a partire dall'Unificazione e fino all'immediato secondo dopoguerra
Dati Personali
Nato il 23/06/1981 a TARANTO (TA)
Codice fiscale: TRBNCL81H23L049N
Indirizzo E-mail: nicola.trebisacce@unical.it
Telefono: 3939533893
Indirizzo: via Botticelli, 9 - 87036 Rende (Cosenza)
Informazioni relative al percorso scientifico e professionale
Ha conseguito la laurea in Filosofia con voti 110 su 110 e distinzione di lode presso l'Università della Calabria il 23 luglio del 2003 con una tesi dal titolo "Educazione, Scuola e Società nel Mezzogiorno prima e dopo l'Unità".
Ha frequentato il corso di Dottorato di ricerca in "Ambiente, uomo e medicina" presso l'Università di Bari per due anni.
Dal mese di giugno 2005 al mese di giugno 2020 è stato Ricercatore in Storia della Pedagogia (settore scientifico-disciplinare M-PED/02) presso il Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell'Università della Calabria.
Dal mese di luglio 2020 è Professore Associato in Storia della Pedagogia (settore scientifico-disciplinare M-PED/02) presso il Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell'Università della Calabria.
1) Attività di ricerca
Nell'anno 2006 ha coordinato il progetto di ricerca annuale MURST ex 60% "La storia della scuola in Calabria durante il Fascismo". La ricerca si proponeva di comporre il mosaico, oggi assai frammentato, della storia della scuola calabrese al tempo del Fascismo attraverso la consultazione del materiale depositato negli archivi delle istituzioni scolastiche della Regione. La ricerca ha dato luogo ad un saggio pubblicato nel 2007 sul "Bollettino CIRSE" dal titolo Il Fascismo in periferia. La scuola in Calabria.
Nell'anno 2008 ha coordinato il progetto di ricerca annuale MURST ex 60% avente per oggetto "La storia della scuola in Calabria nell'immediato secondo dopoguerra".
Alla luce degli orientamenti storiografici più aggiornati e attraverso la consultazione della letteratura di riferimento e dei materiali conservati negli archivi scolastici della Regione, la ricerca si proponeva di ricostruire i cambiamenti che hanno caratterizzato la scuola e la società calabrese nel periodo considerato. In particolare, si intendeva studiare la situazione che si è venuta a creare con la caduta del Regime e l'inizio della "nuova" Italia a livello scolastico. Analoga attenzione si intendeva rivolgere alla lotta contro l'analfabetismo in Calabria e all'opera svolta da benemerite associazioni educative ed umanitarie quali l’UNLA, l’ANIMI e il MCC.
Nell'anno 2010 ha coordinato il progetto di ricerca annuale MURST ex 60% dal titolo "L'infanzia abbandonata. Storia dell'assistenza infantile in Calabria nell'Ottocento".
Nel quadro di una generale attenzione all'infanzia maturata nell'epoca moderna il tema dell'abbandono degli infanti è uno di quelli che ha maggiormente attratto l'interesse dei cultori di storia dell'infanzia. Tale interesse si è sviluppato a partire dagli anni '60 del secolo scorso, soprattutto in Francia e nel mondo anglosassone, sull'onda di un processo di rinnovamento storiografico propiziato dagli storici delle "Annales" e di "Past and Present". In Italia l'interesse per queste tematiche nasce intorno agli anni '80 e si esprime in ricerche di storie locali oltre che in mostre iconografiche e documentarie.
Sulla base di quanto sopra la ricerca in oggetto si proponeva di far luce sulle condizioni dell'infanzia in Calabria (e segnatamente nella Calabria Citeriore) nel corso del XIX secolo, attraverso la consultazione dei documenti degli Istituti assistenziali (brefotrofi e orfanotrofi) conservati nell'Archivio di Stato di Cosenza e nella biblioteca dell'Ospedale civile dell'Annunziata. La ricerca ha dato luogo ad una mono-grafia, pubblicata nel 2010 dalla Jonia Editrice di Cosenza, dal titolo L'infanzia abbandonata. L'assistenza degli orfani e degli esposti a Cosenza nell'Ottocento.
Nell’anno 2012 ha portato a termine e pubblicato con i tipi della Jonia Editrice di Cosenza un organico lavoro sul pensiero e l’opera educativa e scolastica di Vincenzo Cuoco, uno dei più acuti rappresentanti della cultura meridionale dell’Ottocento, dal titolo Vincenzo Cuoco e la rivoluzione del 1799. Pedagogia e riforme scolastiche. Attraverso la ricostruzione storico-critica del periodo nel quale il Cuoco visse – un periodo particolarmente burrascoso e difficile che, nell’arco di pochi lustri, vide la bufera rivoluzionaria, il bonapartismo, la restaurazione e i primi moti liberali e democratici - il lavoro intende caratterizzare il significato del pensiero e dell’opera dello storico e politico napoletano che filtra l’illuminismo attraverso lo storicismo di Giambattista Vico e vive le rivoluzioni del momento con grande prudenza e buon senso che non intaccano la sua statura di pensatore e di uomo profondamente democratico e liberale. Particolare rilievo lo studio attribuisce al suo impegno nell’ambito della riflessione pedagogica e della problematica scolastica nel quale l’intellettuale napoletano dimostra vivo senso storico e concreto approccio ai problemi, anche se le circostanze e le vicende contingenti non gli consentono di realizzare pienamente le sue idee in proposito.
Negli ultimi anni ha continuato a studiare tematiche relative alla storia educativa e scolastica del Mezzogiorno e della Calabria. In particolare, ha avviato un progetto di ricerca che si collega al Dizionario bibliografico dell’Educazione (Milano, Editrice Bibliografica, 2014), curato dai Professori Giorgio Chiosso e Roberto Sani, nel senso di voler implementare il numero degli educatori e degli operatori della scuola calabrese che quella pubblicazione prende in considerazione. Figure come quelle di Fida Stinchi, ad inizio Novecento, e di Antonio Guarasci, nel secondo dopoguerra, sono alcuni degli esempi illustri dell’operosità della cultura e della scuola Calabrese che meritano di essere studiati e valorizzati.
Ha inoltre partecipato:
a) ad un progetto, elaborato dalla Cattedra di Storia della Pedagogia dell'Università della Calabria e dall'IRRE-Calabria dal titolo "Centro Studi e documentazione sulla storia della scuola in Calabria", che prevede la sistemazione degli archivi storici della scuola della provincia di Cosenza e il loro collegamento in rete.
L'iniziativa è stata avviata per più di un motivo. Anzitutto, perché manca a tutt'oggi una ricostruzione significativa e organica della Storia della scuola calabrese. In più, il recupero della memoria storica è fondamentale per la formazione di una coscienza storica che è la base per la continuità delle generazioni. Per il recupero di tale memoria gli indirizzi storiografici più avvertiti privilegiano le periferie e i documenti da esse prodotti, perché testimonianze più dirette e prossime della vita della comunità. In tale logica gli archivi delle scuole sono depositi preziosi di storia e memoria che vanno valorizzati sottraendoli all'azione distruttiva del tempo e all'incuria colpevole degli uomini attraverso una inventariazione e catalogazione dell'ingente materiale in essi contenuto. La sistemazione di alcuni di essi ha dato impulso ad un nuovo spirito di ricerca e a nuovi percorsi d'indagine che non mancheranno di arricchire il panorama degli studi sulla storia scolastica della Calabria.
In tale direzione ha condotto indagini sulla storia scolastica di alcune comunità calabresi, a partire dall'Unificazione e fino all'immediato secondo dopoguerra, come quelle di Spezzano Albanese, in provincia di Cosenza, e di Nicotera, in provincia di Vibo Valentia.
b) all’allestimento presso l’Università della Calabria di un “Museo storico sulla scuola calabrese del ’900” intitolato ad Angelo Broccoli, insigne pedagogista e storico dell’educazione e della scuola meridionale che all’Ateneo calabrese ha dedicato parte della sua intensa quanto breve attività di docente. Il Museo che, secondo gli orientamenti museali più aggiornati, è diventato un attivo promotore di iniziative formative, di ricerca e di didattica sul territorio, custodisce un discreto patrimonio documentario (libri - manuali, sussidiari, libri di lettura -, quaderni, pagelle, registri, circolari, fotografie, sussidi didattici, arredi, materiale audio, ecc.) relativo alla scuola calabrese del primo Novecento, disposto in tre Sezioni: pre-fascismo, fascismo e post-fascismo. Perno centrale dell’iniziativa è la riproduzione di un’aula scolastica anni ’30 che contiene materiali originali dell’epoca.
La collaborazione alla realizzazione del museo della scuola ha sviluppato un particolare interesse per l’autobiografia, ritenuta a ragione una fonte storiografica di indubbio valore per la ricostruzione della storia della scuola. In tale direzione va la raccolta di numerose autobiografie di insegnanti della scuola calabrese del secondo dopoguerra, che in parte hanno dato luogo ad una pubblicazione (I pionieri dell’alfabeto, Cosenza, Jonia Editrice, 2017) curata dal sottoscritto con una lunga nota introduttiva
2) Attività convegnistica
Strettamente legata all’attività di ricerca è stata nel corso degli anni la sua partecipazione ad iniziative convegnistiche e seminariali, tenute in Italia e all’estero, nel corso delle quali in diverse occasioni ha partecipato attivamente al dibattito o ha svolto interventi che spesso hanno dato luogo ad articoli, recensioni e resoconti pubblicati in Riviste o volumi collettanei. Delle numerose iniziative cui ha partecipato si segnalano quelle più significative:
b) Catania, 27-28 settembre 2006. Convegno su “Lo sperimentalismo pedagogico in Sicilia e Michele Crimi”, organizzato dal Dipartimento dei Processi educativi dell’Università di Catania. L’iniziativa ha consentito di ricostruire la fervida stagione dello sperimentalismo educativo siciliano dei primi del ’900
e di caratterizzare la figura di Michele Crimi, pedagogista ed educatore attivamente impegnato nel campo dell’innovazione pedagogica e didattica in Sicilia.
b) Firenze, 16-18 novembre 2006. Convegno su “La modernizzazione italiana e la pedagogia”, organizzato dal CIRSE. L’iniziativa ha fatto il punto sul ruolo che la riflessione pedagogica e la pratica educativa hanno avuto nel processo di modernizzazione del Paese avviato a partire dall’Unificazione, in particolare per questioni quali la disabilità, le pari opportunità, l’interculturalità.
c) Tours, 6-8 aprile 2007. Convegno internazionale su “Saint Francois de Paule et les Minimes en France de la fin du XVe au XVIIIe siècle”, organizzato dall’Université “Francois Rabelais” de Tours. L’iniziativa, coincidente con il V° centenario della morte del Santo calabrese, ha affrontato alcuni aspetti della vita e dell’opera di Francesco negli anni della sua permanenza in Francia. Gli studiosi che vi hanno partecipato, quasi tutti provenienti dalle più prestigiose Università francesi, Sorbonne in testa, hanno ricostruito la situazione storica della Francia e della Tourange al tempo dell’approdo di Francesco a Tours e il ruolo svolto dai Minimi nel periodo più aspro e combattuto delle riforme.
d) Firenze, 23-24 ottobre 2009. Convegno su “L’eredità del ’68 tra pedagogia e comunicazione. Per un bilancio, 40 anni dopo”, organizzato dal CIRSE. L’iniziativa ha offerto una riflessione su quanto la rivoluzione del ’68 ha prodotto sul piano pedagogico e sociale in termini di nuovi modi della formazione, di nuove esperienze di vita anti-autoritaria, comunitaria e di rivoluzione culturale.
e) Cosenza, 3-4 giugno 2010. Convegno su “Progetto generazioni. I giovani, il mondo e l’educazione”, organizzato dalla SIPED. L’iniziativa ha fornito uno spaccato dell’odierno universo giovanile, di cui ha esplorato le dimensioni dell’amore, del corpo, delle differenze di genere, della famiglia, della scuola, della cultura e della cittadinanza. Dalla pluralità di queste dimensioni è emersa la necessità di uscire dagli stereotipi e di tentare un livello più profondo di comprensione, andando oltre la fenomenologia del dato.
f) Bari, 26-27 ottobre 2010. Convegno su “Scuola e Mezzogiorno. Il Sud si interroga e propone”, organizzato dal Dipartimento di Scienze della formazione dell’Università “A. Moro” di Bari. L’iniziativa ha avviato un percorso di analisi critica dei principali mutamenti che hanno investito le scuole del Sud nell’ultimo cinquantennio e del ruolo rilevante che la quantità e la qualità dell’istruzione possono esercitare nel recupero del divario di sviluppo tra alcune aree del Mezzogiorno.
g) Bari, 11 febbraio 2011. Giornata di studio in onore di Ernesto Bosna su “Ricerca storico-educativa, formazione e Mezzogiorno”, organizzata dal “Laboratorio di Documentazione scolastica ed educativa” dell’Università “A. Moro” di Bari. L’iniziativa ha proposto una riflessione sulla ricerca storico-educati-va in Italia e, soprattutto, nel Mezzogiorno, dove gli studi di Ernesto Bosna sulla realtà scolastica ed educativa meridionale pre- e post-unitaria hanno prodotto risultati di rilievo, grazie anche all’impiego di metodologie e fonti documentarie nuove, in linea con la storiografia più aggiornata.
h) Cosenza, 28-29 ottobre 2011. Convegno su “I 150 anni dell’Italia unita. Per un bilancio pedagogico”, organizzato dal CIRSE. Nella ricorrenza dei 150 anni dall’Unificazione del Paese l’iniziativa ha proposto una ricostruzione della storia italiana in chiave pedagogica, educativa e scolastica che si è aggiunta alla vasta letteratura critica sull’argomento. Illustrando il percorso compiuto dalla società italiana lungo la strada della modernizzazione, dell’avanzamento democratico e della costruzione del senso identitario, la ricerca storico-educativa ha permesso di illuminare alcune zone d’ombra dando prova di aver raggiunto una propria configurazione come sapere autonomo e critico.
i) Firenze, 3-5 maggio 2012. Convegno su “Progetto generazioni. Bambini e anziani, due stagioni della vita a confronto”, organizzato dalla SIPED. L’iniziativa ha messo in evidenza l’importanza del rapporto inter-generazionale, letto come risorsa formativa, come trasmissione culturale e come speranza progettuale, ma ha anche approfondito in un’apposita sezione il ruolo che le due stagioni dell’uomo hanno avuto nella storia dell’umanità e i risvolti pedagogici ed educativi che ne sono derivati.
l) Firenze, 26-28 settembre 2012. Convegno su “Educazione, laicità e democrazia in Antonio Santoni Rugiu”, organizzato dal CIRSE. L’iniziativa, ad un anno esatto dalla scomparsa dello storico fiorentino, ha inteso focalizzare l’attenzione sul complesso della sua vasta produzione editoriale, che ha prodotto significativi contributi allo sviluppo democratico della scuola italiana e all’avanzamento della ricerca storico-educativa del Paese.
m) Lecce, 8-9 novembre 2012. Convegno su “La ricerca storico-educativa oggi. Un confronto di metodi, modelli e programmi di ricerca”, organizzato dal CIRSE. L’iniziativa ha inteso fare il punto sullo stato di salute della ricerca storico-educativa italiana, a 70 anni dalla fine “storica” dell’idealismo e a oltre 30 anni dalla conquista di una sua autonomia epistemologica e metodologica all’interno dell’ambito pedagogico. La ricchezza delle sue interne articolazioni tematiche e la pluralità degli approcci ermeneutici e degli esiti interpretativi hanno stimolato una riflessione a 360 gradi sui metodi, i modelli e i programmi di ricerca elaborati dalla comunità storico-educativa del nostro Paese.
n) Macerata, 3-5 ottobre 2013. Convegno su "Generazioni Pedagogiche a confronto. Nuove prospettive di ricerca e dimensione internazionale”, organizzato dalla SIPED. L’iniziativa ha propiziato una riflessione sulla storia, la società e la ricerca pedagogica italiana del secondo Novecento.
Limitatamente a quest'ultima, ma senza perdere di vista la totalità dell’insieme, sono stati evidenziati i progressi compiuti, nel duplice senso di essersi liberata dall’ipoteca idealistica e di essersi costituita, non senza limiti, contraddizioni e ritardi, in sapere scientificamente fondato e articolato in più dimensioni, ognuna con un proprio statuto epistemologico e metodologico rigoroso.
o) Bologna, 26-28 febbraio 2016. Convegno su “Sguardi della storia. Luoghi, figure, immaginario e teorie dell'educazione”, organizzato dal CIRSE. Attraverso una serie di relazioni e gruppi di lavoro il Convegno ha ripercorso gli ultimi 50 anni di storia educativa e scolastica del Paese mettendo in rilievo le innovazioni più significative realizzate sul piano della ricerca storico-educativa e le prospettive di ricerca che attualmente la impegnano.
p) Crotone, 25 maggio 2017. Convegno di studi su “Solidarietà e società meridionale”, organizzato dall’AVIS regionale della Calabria. Nell’ambito della tematica generale relativa al Mezzogiorno, il
sottoscritto ha svolto una relazione sulla storia educativa e scolastica in Calabria, a partire dall’Unificazione, con particolare riferimento al secondo dopoguerra.
q) Milano, 15 dicembre 2017. Convegno su “La storia della pedagogia. Problemi e prospettive”, promosso e organizzato dal Dipartimento di pedagogia dell’Università Cattolica di Milano. L’iniziativa ha inteso enucleare i problemi più rilevanti della ricerca storico-educativa oggi in Italia, con particolare riferimento al tema della internazionalizzazione.
r) Roma, 4-5 gennaio 2018. Convegno su “Memorie e storia. Periferie, frontiere dei saperi professionali”, organizzato dall’AIMC (Associazione Italiana maestri cattolici). Il Congresso dell’Associazione ha dibattuto i temi più rilevanti dell’attuale politica scolastica e dell’associazionismo magistrale.
s) Cosenza, 8 marzo 2018. Convegno su “Storia e memoria. Il Convitto nazionale di Cosenza”, organizzato dall’Associazione “Amici del Convitto nazionale ‘B. Telesio’ di Cosenza”. In tale occasione il sottoscritto ha svolto una relazione sulla storia dei Convitti nazionali, e segnatamente su quello di Cosenza, a partire dalla loro fondazione ad opera dei napoleonidi.
t) Firenze, 29 novembre-1 dicembre 2018. Convegno su “Autorità in crisi. Scuola, famiglia, società prima e dopo il ’68”, organizzato dal CIRSE. Il Convegno, senza trascurare i cambiamenti epocali prodotti dal movimento del ’68 in diversi campi dell’attività umana, ha inteso superare non solo la prospettiva celebrativa, ma anche il recinto della discussione sulla scuola e sul movimento studentesco, su cui spesso gli studi storico-educativi si sono concentrati, per invitare a riflettere e confrontarsi sugli svariati fenomeni che scaturirono o che furono complementari e coevi alla “contestazione”.
u) Lecce, 3-5 ottobre 2019. Convegno su “La scuola ieri e oggi: insegnanti, alunni e didattica”, organizzato dall’Università del Salento. L’iniziativa, anche attraverso una comparazione con la realtà scolastica di altri Paesi del Mediterraneo, ha enucleato e passato in rassegna alcune delle esperienze educativamente e didatticamente più significative che hanno caratterizzato la storia della scuola e delle istituzioni educative, dall’Unificazione ad oggi.
3) Attività didattica
a) Corsi d’insegnamento e attività seminariali:
- “Storia dell'educazione nel Mezzogiorno” dall'a. a. 2007-’08 al 2010-’11 per il corso di Laurea triennale in Scienze dell'Educazione (42 ore, 6 CFU).
Il corso, attraverso un excursus storico-critico della Calabria e del Mezzogiorno, ha inteso ricostruire i cambiamenti che hanno caratterizzato la scuola e la società calabrese e meridionale, a partire dall'Unificazione.
- “Storia della Pedagogia” (M-Z) dall'a. a. 2010-’11 al 2013-’14 per il corso di Laurea triennale in Scienze dell'Educazione (63 ore, 9 CFU).
- “Storia dell’Educazione” dall’a. a. 2013-’14 per il corso di Laurea triennale in Scienze dell’Educazione (42 ore, 6 CFU).
- "Storia della Pedagogia" dall'a. a. 2014 al 2018-’19 per il Corso di Laurea Triennale in Scienze dell'Educazione (42 ore, 6 CFU).
- "Storia dei Processi educativi" dall'a. a. 2019-’20 per il Corso di Laurea Triennale in Scienze dell'Educazione (120 ore, 12 CFU).
I corsi si sono articolati in una parte generale, nella quale sono state affrontate le questioni fondative della ricerca storico-educativa e la dimensione storica di essa, e in una parte monografica, in cui sono stati sviluppati temi e argomenti di storia locale relativi all’educazione e alla scuola.
- E' stato responsabile del Tirocinio dall'a. a. 2009-’10 al 2014-'15 per il corso di Laurea triennale in Scienze dell'Educazione.
- E' stato responsabile del Tirocinio dall'a. a. 2009-’10 al 2014-’15 per il corso di Laurea magistrale in Media education.
b) Attività d'esame e presenza in Commissioni didattiche di valutazione
- Presidente della Commissione d'esame di “Storia dell'Educazione nel Mezzogiorno” nel triennio 2007-’10 per il Corso di Laurea triennale in Scienze dell'Educazione, Facoltà di Lettere e Filosofia;
- Presidente della Commissione d'esame di “Storia della Pedagogia” nell'anno accademico 2010-’11 per il Corso di Laurea triennale in Scienze dell'Educazione, Facoltà di Lettere e Filosofia;
- Presidente della Commissione d'esame di “Storia della Pedagogia (M-Z)” nell'anno accademico 2011-’12 per il Corso di Laurea triennale in Scienze dell'Educazione, Facoltà di Lettere e Filosofia.
- Presidente della Commissione d'esame di “Storia della Pedagogia” dall'anno accademico 2012-13 ad oggi per il Corso di Laurea triennale in Scienze dell'Educazione.
- Presidente della Commissione d'esame di “Storia dell’Educazione” dall'anno accademico 2012-13 ad oggi per il Corso di Laurea triennale in Scienze dell'Educazione.
- Componente del Collegio docenti del Dottorato in “Formazione della persona e mercato del lavoro” presso l’Università di Bergamo;
- Componente del Collegio dei docenti del Dottorato in “Politica, Cultura e Sviluppo” presso l’Università della Calabria.
- Componente della commissione Qualità del Dipartimento di Culture, Educazione e Società.
c) Tesi di laurea
Sin dal primo anno di insegnamento (a.a. 2007-2008) ha assegnato tesi di laurea su argomenti e autori di Storia della pedagogia, dell'educazione e della scuola a studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale e ne ha seguito l'organizzazione e l'elaborazione fino alla discussione nelle sedute di laurea, dopo averli opportunamente avviati alla metodologia del lavoro scientifico in appositi incontri seminariali.
d) Titoli
1) partecipazione scientifica a progetti di ricerca internazionali e nazionali, ammessi al finanziamento sulla base di bandi competitivi che prevedano la revisione tra pari
- MURST ex 60% - “La storia della scuola in Calabria durante il Fascismo”. 24 mesi. Direttore.
- MURST ex 60% - “La storia della scuola in Calabria nell'immediato secondo dopoguerra”. 24 mesi. Direttore.
- MURST ex 60% - “L'infanzia abbandonata. Storia dell'assistenza infantile in Calabria nell'Ottocento”. 24 mesi. Direttore.
- MURST ex 60% - “La scuola in Calabria nel dibattito di inizio Novecento”. 12 mesi. Direttore.
- IRRE-CALABRIA/UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA - "Centro Studi e documentazione sulla storia della scuola in Calabria". 12 mesi. Collaboratore.
- FONDAZIONE CARICAL-UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA – Allestimento del “Museo storico della scuola calabrese ‘Angelo Broccoli’”. 6 mesi. Collaboratore.
2) Direzione di comitati editoriali di riviste, collane editoriali, enciclopedie e trattati
Direzione della Collana editoriale “Mezzogiorno scuola educazione” con la Jonia Editrice di Cosenza dal gennaio 2012, assieme alla prof.ssa Brunella Serpe.
3) Partecipazione al collegio dei docenti ovvero attribuzione di incarichi di insegnamento, nell'ambito di dottorati di ricerca accreditati dal Ministero
- Ateneo proponente: Università degli Studi di BERGAMO
Titolo: "FORMAZIONE DELLA PERSONA E MERCATO DEL LAVORO"
Anno accademico di inizio: 2013 - Ciclo: XXIX - Durata: 3 anni
dal 01-01-2013 al 01-01-2015
- Ateneo proponente: Università della CALABRIA
Titolo: "POLITICA, CULTURA E SVILUPPO"
Anno accademico di inizio: 2013 - Ciclo: XXIX - Durata: 3 anni
dal 01-01-2013 al 01-01-2015
- Ateneo proponente: Università degli Studi di BERGAMO
Titolo: "FORMAZIONE DELLA PERSONA E MERCATO DEL LAVORO"
Anno accademico di inizio: 2014/15 - Ciclo: XXX - Durata: 3 anni
dal 01-01-2014 al 01-01-2016
- Ateneo proponente: Università degli Studi di BERGAMO
Titolo: "FORMAZIONE DELLA PERSONA E MERCATO DEL LAVORO"
Anno accademico di inizio: 2015/16 - Ciclo: XXXI - Durata: 3 anni
dal 01-01-2015 al 01-12-2016
- Ateneo proponente: Università degli Studi di BERGAMO
Titolo: "FORMAZIONE DELLA PERSONA E MERCATO DEL LAVORO"
Anno accademico di inizio: 2016/17 - Ciclo: XXXII - Durata: 3 anni
dal 01-01-2016 al 01-12-2017
4) Conseguimento di premi e riconoscimenti per l'attività scientifica, inclusa l’affiliazione ad accademie di riconosciuto prestigio nel settore
- Premio “Roberto Farina” 2013 con la seguente motivazione: "La Direzione della Fondazione e la Commissione giudicatrice del Premio Roberto Farina hanno assegnato a Lei la XI edizione del Premio quale personalità che, pur nella sua giovane età, onora degnamente e rappresenta il Mezzogiorno e la Calabria con i suoi studi sulla storia dell'educazione e della scuola che arricchiscono il panorama della cultura meridionale di ieri e di oggi".
- Socio ordinario del CIRSE (Centro Italiano per la Ricerca storico-educativa)
dal 01-01-2011 a oggi.
- Socio ordinario della SIPED (Società Italiana di Pedagogia)
dal 01-01-2013 a oggi.
Caricamento dati
Nessun risultato prodotto
Torna alla pagina precedente
Contatti
- Dipartimento di Culture, Educazione e Società - DiCES
- Dipartimento di Culture, Educazione e Società - DiCES
- nicola.trebisacce@unical.it
- 0984/494840