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Silvia MAZZUCA - Professori Associati

Silvia MAZZUCA

Professori Associati

Botanica generale (BIOS-01/A)


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Data e luogo di nascita: 19 aprile 1964 Cosenza, Italia Status: sposata, due figlie ATTUALE POSIZIONE Professore Associato di Biologia Vegetale, Dipartimento di Ecologia, Università della Calabria INTERESSI DI RICERCA dinamica del proteoma vegetale in relazione alla acclimatazione alla luce in fanerogame, indagini proteomichhe in specie agroalimentari, sviluppo e applicazione di tecnologie sensibili di spettrometria di massa a proteomi di piante ISTRUZIONE E POSIZIONE ACCADEMICA 1988 Laurea in Biologia, Università della Calabria, Rende, Italia 1989-1990 assegnista di ricerca di "Bonino Pulejo" Associazione, Messina 1990 - 1991 Research Fellow dell'Istituto Superiore di Sanità, Roma 1991 ricercatore presso l'Università della Calabria, Rende, Italia 1992-1993 - Visiting Scientist presso "School of Pure and Applied Biology" University of Wales, Cardiff, UK 1994 - confermato nella posizione di ricercatore 2002 - presente - professore associato in Biologia Vegetale 2009-presente - Group Leader del gruppo di Plant Proteomic, Università della Calabria Invited lectures E ORGANIZZAZIONE Università degli Studi di Siena, Italia (seminario) Università degli Studi di Pisa (SBI Congresso nazionale), Università di Alessandria (SBI Convegno Nazionale), Università di Bologna (SBI Convegno Nazionale), Università di Reggio Calabria (CIOSTA International Congress), Università degli Studi di Milano (ITPA Congresso Internazionale); Università degli Studi di Palermo (SBI Congresso internazionale), Università della Tuscia (ITPA Meeting Nazionale; 3rd Mediterranean Symposium on Marine Vegetation, Marseille(congresso Internazionale; Università degli Studi del Sannio (SBI congresso nazionale) 2000 -2006 partner W1.A1 dei "Piani di rinforzo della scienza e della tecnologia: cluster 10 Ambiente Marino" progetto ME.MO.BIO.MAR, Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, Italia 2004-presente-organizzatore del Convegno Nazionale di Biotecnologie vegetali, Società Botanica Italiana, presso le università associate 2006 - organizzatore della Summer School teorico-pratica "Tecniche avanzate di microscopia come strumento per l'analisi di cellule e tessuti in organismi vegetali", Sabaudia, (FR), Italia 2005-2008 - Coordinatore Sub-Task del progetto RIOM, MIPAF, Italia 2008 - organizzatore della Summer school teorico-pratica "Sfide, metodi e tecniche di proteomica vegetale. Dalla teoria alla pratica ", il Grand Hotel San Michele, Cetraro, Italia 2010 - co-organizzatrice della Summer school teorico-pratici"Nuovi approcci nel campo della genomica vegetale e trascrittomica. Dalla teoria alla pratica ", Biogem SCARL, Ariano Irpino (AV), Italia 2009-presente - responsabile scientifico del progetto sulla caratterizzazione del proteoma di flavedo di agrumi APQ,Azione 3 ALTRO Membro della Società Botanica Italiana (SBI) Dal 2004 al 2010 membro del Consiglio della SBI Dal 2004 al 2010 Coordinatore del Gruppo Nazionale Biotecnologie vegetali (SBI) Dal 2008 membro della Associazione Italiana di proteomica (ITPA) Dal 2008 membro del Plant Proteomic Group, ITPA Dal 2010 membro del COST Action ES0609 “Seagrasses productivity. From genes to ecosystem management” Dal 2011 membro del Management Commitee e del Core Commitee del COST Action ES0609 Dal 2011 distinguish member of International Plant proteomics Organization (INPPO) Dal 2012 Country Representative for Italy at INPPO Referee per riviste internazionali: (PlosOne, J. of Proteomics, J. of Integrate OMICS, Aquatic Botany, Chimistry and Ecology, Journal of Experimental Marine Biology and Ecology, Plant Biosystems, Chemosphere, J. of Environmenatl management). Tutor di oltre 40 tesi di Laurea, 5 tesi di dottorato Tutor di 3 borsisti post-doc Sinossi delle attuali attività di ricerca Attualmente si interessa dei meccanismi di acclimatazione verso gli eventi di stress attraverso analisi dei pattern delle proteine in due specie, Posidonia oceanica e Citrus limon, il primo che è considerato come un bioindicatore della costiere del mare di qualità ambientale. e il secondo riveste con notevole importanza nel settore della produzione alimentare. L'interesse per queste tematiche ha indotto a sviluppare nuovi metodi per la purificazione di proteine da tessuti di queste due piante che, pur non geneticamente correlati, hanno mostrato le analghi problemi nel purificare leproteine poiché hanno alte concentrazioni di fenoli che seriamente interferiscono con la qualità degli estratti. Inoltre, la bassa quantità di proteine nei tessuti ha richiesto tempi lunghi e protocolli multi-step in grado di rimuovere le sostenze interferenti prima di estrarre proteine. La proteomica della foglia di Posidonia, insieme all'approccio della genomica funzionale condotta dal Dott. Gabriele Procaccini Stazione Zoologica "A. Dorhn ", è una delle linee emergenti della ricerca nel monitoraggio delle piante marine. L'approccio proteomico in Posidonia è stato pionieristico. Il protocollo ottimizzato ha consentito di ottenere proteine altamente purificate con una buona risoluzione in elettroforesi mono-e bi-dimensionali e della successiva applicazione con successo alle piante da siti sottoposti a bassa intensità di luce a causa della torbidità delle acque o della profondità. I risultati principali sono stati l'aumento dell'attività proteolitica mediata dalla ubiquitina e una riduzione notevole dei livelli delle subunità maggiore della Rubisco in foglie di piante sottoposte a condizioni di scarsa illuminazione. Al momento è in corso l'identificazione del maggior numero possibilile di proteine differenzialmente espresse negli foglie adulte sottoposte a stres luminoso attraverso l'accoppiamento di un sistema di alto-rendimento che unisce la separazione delle proteine 1-DE con l'innovativa tecnologia Surface-activated-chemical ionization (SACI ). Su questo argomento si è consolidata la collaborazione scientifica con istituzioni di ricerca italiane e, di recente, con i laboratori della Ion Source Biotechnologies di Milano per la caratterizzazione delle proteine, non ancora identificate attraverso i programmi più comuni ma soprattutto con programmi innovativi svulippati del laboratorio di proteomica di questa Istituzione . E' il responsabile scientifico del finanziamento di un progetto di ricerca applicata finanziato da imprenditori agricoli e l'amministrazione regionale con l'obiettivo di caratterizzare il proteoma dei frutti di clementine e limoni; infatti, la buccia di questi frutti è ricca di glicoproteine che rappresentano dei potenti allegeni per l'uomo
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