Data di nascita 18 giugno
Luogo di nascita Brescia
Tel: 0984 493630
E-Mail: e.piluso@unical.it, skype: eugeniopiluso
Posizione attuale:
Professore Associato confermato, settore scientifico- disciplinare GEO/07 Petrologia e Petrografia presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università della Calabria, Cosenza.
Curriculum Studiorum:
A) Titoli di Studio
Laurea in Scienze Geologiche:
conseguita presso l’Università degli studi della Calabria il 28 gennaio 1992 con voti 110/110 e lode, discutendo una tesi sperimentale dal titolo : Rilevamento geologico e studio petrografico di metamorfiti affioranti nell’area di Fagnano Castello, Catena Costiera (Calabria).
Dottore di Ricerca
Dottorato di Ricerca in Tettonica e Geologia Strutturale (IX ciclo) con sede amministrativa Università degli Studi di Camerino e sedi consorziate Università della Calabria, Catania e Firenze.
Titolo conseguito presso l’Università di Milano; esame sostenuto il 11 Luglio 1997, discutendo una tesi dal titolo: "Evoluzione tettonometamorfica dell'unita' di Polia-Copanello nel settore settentrionale della Catena Costiera Tirrenica Calabrese".
B) Borse di Studio
1) borsa di studio Regione Calabria, Assessorato alla Pubblica Istruzione, borse di studio regionali anno 1992 delibera n. 5268 del 15.12.1992. La fruizione della borsa è avvenuta nel periodo 23 dicembre 1993-21 marzo 1994 c/o il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università della Calabria.
Carriera Accademica ed attività didattiche:
da 01.06.2006 Professore Associato di Seconda Fascia settore GEO/07 Petrografia e Petrologia Facoltà di Scienze MM FF NN Università della Calabria
Ricercatore confermato per il settore scientifico - disciplinare GEO 7 (ex D03B) “Petrologia e Petrografia” in servizio presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università della Calabria (via P. Bucci, c.a.p. I-87036 Arcavacata di Rende – Cosenza) dal 01.10.2002 e precedentemente in servizio dal 01.06.1998 al 31.09.2002 presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti.
Come ricercatore ha svolto attività didattica nei Corsi di Laurea in: Scienze Geologiche, Scienze Naturali e Gestione dei Rischi Naturali
Come Professore associato tiene i corsi di Petrogtrafia, Laurea triennale in Scienze Geologiche e Geologia del Cristallino, Laurea Magistrale in Scienze Geologiche.
Collegio dei docenti dottorati di Ricerca
Collegio dei docenti Dottorato di Ricerca in “Scienze della Terra per la valutazione della dinamica terrestre, dei rischi geologici e delle risorse” Università “G. D’Annunzio” Chieti dal XV al XVII ciclo
Collegio dei docenti Dottorato di Ricerca in “Scienze della Terra” Università della Calabria dal XVIII ciclo
Componente del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Scienze della Terra (A.A. 2006-2007 e 2007-2008). Componente del Collegio dei Docenti della Scuola di Dottorato “Archimede” in Scienze, Comunicazione e Tecnologie (dall’A.A. 2008-2009)
Seminari e Corsi Brevi tenuti
1) Seminari tenuti nell’ambito del Corso di Petrografia (docente: prof. A. Peccerillo) AA. 1996-97.
2) Seminario su invito dal titolo: “Results from crust-mantle boundary of Calabrian Tyrrhenian Coastal Chan , Northern Calabria, Southern Italy” tenuyo presso l’Institut fur Mineralogie und Petrographie dell ETH Zentrum di Zurigo. 18 giugno 1996
3) Seminario su invito dal titolo: “Evoluzione Crostale profonda del paleomargine “Calabro” nel Permo-Mesozoico” tenuto presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università dlla Calabria.
4) Corso breve (16 ore) dal titolo: “La geologia dei basamenti delle catene perimediterranee”, tenuto nell’ambito del corso di Geologia Regionale A.A. 2003-2004, Corso di Laurea Specialistica in Scienze Geologiche, Università della Calabria.
5) 2001 (Maggio-Ottobre) ha ricevuto l’incarico in qualità di Docente di “Evoluzione interna dei pianeti” nell’ambito del corso di formazione professionale per “Analisi dei dati satellitari per l’osservazione della Terra e dei Pianeti” organizzato dall’International Research School of Planetary Sciences, Università “G. D’Abnnunzio”, Pescara.
24 giugno 2008
Università di Napoli “FedericoII” Scuola di Dottorato in Scienze della Terra “Giuseppe De Lorenzo” 2008 , Corsi trasversali. Corso di Geodinamica del Mediterraneo.
Titolo del seminario:
Evidenze petrologiche dell'estensione post-varisica al confine crosta-mantello nella Calabria settentrionale
19 maggio 2008
Università di Camerino Dipartimento di Scienze della Terra, in collegamento videoconferenza con il Polo di Scienze di Ascoli Piceno
Titolo del seminario:
Dalle sezioni sottili alla geodinamica: il racconto di un petrografo calabrese.
27 maggio 2009
Università della Basilicata, Potenza: Giornata di studio avente tema: Dalle Alpi all’Arco Calabro.Peloritano: il contributo della Petrografia.
Titolo della comunicazione: The Permo.Triassic crust to mantle boundary in the Catena Costiera.
Incarichi presso Organi Universitari
Componente della commissione Socrates-Erasmus, Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Università della Calabria.
Collaborazioni con Istituzioni scientifiche
Dal 1998 collabora come Research scientist con l’Interantional Research School of Planetary Sciences Università “G. D’Annunzio” Pescara
Incarichi organizzativi nell’ambito del Dipartimento di Scienze della Terra:
Responsabile programmi Erasmus per le Scienze Geologiche
Responsabile scientifico dei laboratori Sezioni Sottili e Microscopia Ottica del Dipartimento di Scienze della Terra
Sintesi delle attività di ricerca antecedenti all'ultimo quinquennio
Valorizzazione di materiali rocciosi naturali per applicazioni industriali
Lo scopo principale di questa ricerca è stato quello di riuscire a sintetizzare, attraverso una serie di trattamenti chimico-fisici di rocce naturali, fasi zeolitiche utilizzabili per applicazioni industriali.
Le indagini sono state eseguite su depositi tipo Tripoli affioranti nel bacino crotonese e su una mineralizzazione metallifera (Pozzo Picciolente, presso Capalbio) ad halloysite. Nel primo caso è stata ottenuta la cristallizzazione di zeoliti Na-X ed Na-A; con il secondo materiale si è ottenuta la cristallizzazione delle fasi zeolitiche Na-A ed Na-G
Utilizzo di metodologie analitiche XRD per la caratterizzazione di rocce e suoli costituenti la superficie dei pianeti.
Questa attività di ricerca viene svolta in collaborazione con l’International Research School on Planetary Sciences (Pescara) ed è finalizzata alla costruzione di un diffrattometro a raggi X miniaturizzato (XMAP) per l'analisi mineralogica della superficie dei pianeti.
La proposta e'stata selezionata nel 1999 dall'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) per la Definition Study (fase di studio per verificarne la fattibilità ) della missione NASA Mars 2005 (bando Agenzia Spaziale Italiana ASI n. AO-99-ASI-ARS-003). Questa missione e' stata posticipata al 2009 dopo i recenti fallimenti delle missioni NASA e conseguente cambio di strategia per l'esplorazione di Marte.
Sino ad ora le precendenti missioni su Marte (Viking e Mars Pathfinder) hanno fornito importanti dati sulla composizione chimica delle rocce e del suolo marziani ma la loro composizione mineralogica è sconosciuta. A tal riguardo sono state avanzate solo ipotesi attraverso calcoli normativi. La disponibilità di un apparato XRD per misure in situ permetterebbe di avere dati oggettivi per definire la composizione mineralogica delle rocce e suoli marziani. E' da sottolineare il carattere innovativo di questa strumentazione che non è mai stata precedentemente prodotta per una missione spaziale.
Principali interessi di ricerca dell'ultimo quinquennio
Evoluzione geodinamica dei basamenti cristallini
Geochimica di granitoidi tardo varisici
Geochimica e petrologia della crosta inferiore e del mantello
Evoluzione tettonometamorfica di rocce ofiolitiche Tetidee
Geologia dell'Arco Calabro-Peloritano
Corrente Attività di ricerca
Il Prof. Eugenio PILUSO ha svolto la sua attività scientifica secondo diverse linee di ricerca in accordo con gli interessi dei Dipartimenti in cui ha prestato servizio.
Le principali linee di ricerca seguite sono:
Ricostruzione dell’evoluzione tettonometamorfica delle unità di basamento cristallino affioranti nella Catena Costiera, settore settentrionle dell’Arco Calabro Peloritano.
Lo scopo principale di questa ricerca è stato quello di acquisire dati sulla petrologia di fase, sulle microstrutture e sulla geochimica dei principali litotipi che costituiscono le coltri di basamento (Complesso Calabride) affiorante nella Catena Costiera. L’elaborazione geotermobarometrica e le relazioni blastesi-deformazione hanno permesso di tracciare una evoluzione P-T-deformazione. L’interpretazione di questa evoluzione ha portato a formulare un nuovo modello geodinamico che colloca in un contesto estensionale tardo-varisico sia l’evento granulitico registrato da queste rocce che lo sviluppo di un magmatismo basico di underplating che ha prodottto i metagabbri affioranti in Catena Costiera. Le rocce ultramafiche (serpentiniti da harzburgiti), presenti nell’ambito del Complesso Calabride, vengono interpretate come lembi di mantello subcontinentale in base ai nuovi dati di recente acquisizione. L’accoppiamento crosta-mantello si sarebbe realizzato in uno stadio pre-sincontemporaneo all’evento granulitico come testimoniato da stime di T e P per corpi pirossenitici presenti in dicchi e filoni nelle ultrafemiti che risultano compatibili con quelle calcolate per l’evento granulitico
Caratterizzazione petrografico-geochimica di granitoidi affioranti in Catena Costiera, settore settentrionale dell’Arco Calabro Peloritano.
Sono state studiate da un punto di vista petrografico-modale e geochimico (ICP-MS) rocce granitoidi entro rocce gneissico-granulitiche affioranti nella porzione settentrionale della Catena Costiera Tirrenica Calabrese. I dati geochimici portano a considerare che i diversi litotipi studiati siano il prodotto di evoluzione per cristallizzazione frazionata di una unica suite magmatica cogenetica. I risultati di questa ricerca hanno permesso di ipotizzare che:
i) le forti analogie giaciturali, petrologiche e geochimiche con i graniti costituenti il plutone della Sila fanno ipotizzare anche per i graniti della Catena Costiera un’età di messa in posto tardo-varisica;
ii) i granitoidi della Catena Costiera, si sarebbero formati in un contesto estensionale tardo varisico.
Studio petrologico e geochimico di corpi di ultramafiti presenti nella sezione di crosta continentale profonda affiorante nel settore nordoccidentale delle Serre Catanzaresi.
L’area oggetto di questo studio è ubicata nei pressi di Curinga (CZ), dove affiora una sezione di crosta continentale profonda costituita principalmente da rocce gabbroidi e granuliti felsiche a granato-pirosseni. All’interno del complesso gabbroide stratificato sono presenti bancate metriche concordanti di rocce ultramafiche costuituite principalmente da peridotiti e subordinate pirosseniti. Le rocce ultramafiche contengono flogopite con variabile abbondanza modale ed in differenti posizioni strutturali. Dati petrologici di fase e geochimici sulla composizione delle flogopiti e delle rocce totali hanno permesso di ipotizzare che le rocce peridotitiche siano il risultato di un importante evento metasomatico avvenuto nel mantello superiore e/o alla transizione crosta/mantello.
Ricostruzione dell’evoluzione tettonometamorfica delle unità ofiolitiche affioranti nell’Arco Calabro Peloritano.
Nell’ambito di questa ricerca sono stati acquisiti nuovi dati meso e microstrutturali, geochimici e petrologici di fase sulle serpentiniti, metabasiti e sui termini della copertura sedimentaria che formano le unità ofiolitiche dell’Arco Calabro Peloritano. L’integrazione di questi dati con quelli disponibili in letteratura ha permesso di ridefinire l’evoluzione tettonometamorfica nelle aree oggetto di studio attraverso l’elaborazione di percorsi P-T-deformazione. Le analisi chimiche sono state effettuate in ICP-MS. La caratterizzazione geochimica delle metabasiti è stata fatta tenendo conto della distribuzione degli elementi maggiori, dei livelli di abbondanza degli elementi incompatibili normalizzati al mantello primitivo e dei patterns delle REE.
Tenendo conto delle elaborazioni effettuate con i dati di nuova acquisizione si sta procedendo ad una revisione della definizione delle diverse unità tettoniche proposte in letteratura. In particolare, sembrerebbe più verosimile ammettere che le rocce ofiolitiche affioranti nell’ Arco Calabro Peloritano derivino da una unica sequenza ofiolitica smembrata in più scaglie nel cuneo di accezione.
Petrologia ed evoluzione petrologica di metamorfiti basiche dell’Austroalpino
Sono stati studiati campioni di rocce anfibolitiche provenienti dalla regione del Nonsberg, Alpi orientali. Questo studio ha permesso di tracciare l’evoluzione tettonometamorfica dei litotipi studiati. In particolare è stato efettuato uno studio petrologico con definizione della composizione delle fasi in microsonda elettronica. I dati sono stati utilizzati per analisi geotermobarometriche. Lo studio petrologico è stato condotto parallellamente allo studio meso e microstrutturale.
Caratterizzazione attraverso metodologie mineralogico-petrografiche di materiali utilizzati nella costruzione di manufatti di interesse storico architettonico ed analisi del degrado.
Questa ricerca è stata condotta nell'area abbaziale di S. Vincenzo al Volturno (IS). Lo studio dell'area abbaziale di S. Vincenzo Minore e della Basilica di S. Vincenzo ha riguardato un'accurata analisi dei processi di degrado chimico-fisici cui sono soggette le pavimentazioni in laterizio. Su campioni di mattoni in laterizio sono state effettuate analisi petrografiche ed in XRD, nella prospettiva di una "consapevole" reintegrazione delle parti mancanti del tessuto pavimentale.
Le indagini mineralogico-petrografiche hanno fornito indicazioni analitiche sulla composizione dei mattoni. La presenza di sanidini, clinopirosseni e materiale pomiceo, fa ragionevolmente supporre l'utilizzo di una componente di origine piroclastica probabilmente proveniente dall'area vulcanica campana. Si può quindi ipotizzare che i materiali usati per la preparazione degli impasti o addirittura i mattoni già cotti venissero trasportati all'Abbazia di San Vincenzo al Volturno da un centro di produzione remoto.
Altra linea di ricerca riguarda la caratterizzazione delle pietre verdi appartenenti alle unità ofiolitiche utilizzate come materiali da costruzione ed ornamentali. Le rocce oggetto di studio sono state campionate nell’area di Gimigliano-Monte Reventino, storicamente quest’area ò stat sottosta ad intensa coltivazione in cava.
Collaborazioni:
Dr. Massimo Tiepolo e Dr. Antonio Langone. IGG, CNR sezione di Pavia.
Datazioni in situ U-Pb con tecniche LA-ICPMS di rocce gabbroidi e granulitiche affioranti in Catena Costiera, Calabria settentrionale.
Prof. Michele Marroni e Dr. Luca Pandolfi, Dipartimento di Scienze della Terra Università di Pisa Studio delle coperture sedimentarie delle ofioliti della Calabria e correlazioni con l’Appennino settentrionale e la Corsica.
Prof. Ivan Martin Rojas Departemento de Ciencias della Terra y del Medio Ambiente, Universidad de Alicante Caratterizzazione Petrologica e Geochimica del magmatismo basico Mesozoico nelle Unità interne della Cordigliera Betica e nelle Unità Carbonatiche della’Appennino meridionale (Ricerca sviluppata nell’ambito dei programmi Erasmus di scambio e mobilità docenti/studenti)
Prof. Walter Alvarez, Dr. David Shimabukuro Earth and Planetary Science Department University of California, Berkeley, U-S.A.
Studio dell’evoluzione tettonometamorfica dei terreni ofiolitici della Calabria e implicazioni sulla ricostruzione dell’evoluzione geodinamica del Mediterraneo occidentale.
Prof. John Wakabayashi, Department of Earth and Enviromental Sciences, California State University, Fresno CA, U.S.A.
Petrologia degli scisti blu di Diamante e comparazioni con rocce simili affioranti nel Franciscan Complex.
Partecipazione a convegni e conferenze
Organizzazione del Workshop in memoria di Piera Spadea, Giuseppe Cello e Lauro Morten avente come tema: “The evolution of Alps, Apennine and Tyrrhenian basin: contribution from petrology, geochemistry and Structural Geology”. Cosenza. 7.9 giugno 2007.
Partecipazione alle riunioni annuali del Gruppo di Lavoro Ofioliti Mediterranee e all’escursione “The alpine Corsica Ophiolite Field trip: The primary features, the tectono-metamorphic orogrnic imprint and the relationsship with the continental Units”, Corsica 15-21 settembre 2007.
FIST GEOITALIA 2009, Rimini
International Workshop on Alpine Ophiolites and Modern Analogues, Parma 30 sept- 2 oct 2009.
Rapporti con il territorio:
giugno-settembre 2007
Realizzazione di un sentiero geologico presso il centro visite Località Monaco” del Parco Nazionale della Sila.
3 luglio 2007
6 settembre 2007
nell’ambito delle iniziative “1907-2007 A Cento Anni dalla Fondazione: Martirano Lombardo e la sua storia”, Martirano Lombardo (CZ). Realzione su invito alla giornata di studio “I Monti venuti dal mare, la pietra verde del Mancuso-Reventino”. Tema della relazione: Natura ed origine della Pietra Verde del Reventino.