Pubblicata Mercoledì 26 Ottobre 2022 21:35
Vincitore del programma “Levi Montalcini” in arrivo da Vienna sceglie l’Unical per la sua ricerca
Il rettore Nicola Leone: “Fieri di riportare in Calabria studiosi di talento che condivideranno le loro esperienze internazionali”
Il programma “Rita Levi Montalcini” rappresenta una delle principali iniziative del Ministero dell’università, per consentire ai giovani ricercatori che lavorano all'estero di poter venire in Italia e svolgere la propria attività di ricerca. Grazie a questa opportunità un altro brillante ricercatore avrà l’occasione di tornare in Calabria e lavorare all’Unical. Si tratta di Giuseppe Brunetti, in arrivo dalla University of Natural Resources and Life Sciences di Vienna, che è risultato vincitore del programma giovani ricercatori "Rita Levi Montalcini" e ha scelto proprio l'Università della Calabria come sede di lavoro per il suo futuro.
“Sono molto contento di avere l’opportunità di ritornare nella mia terra e nell’ateneo in cui ho mosso i miei primi passi accademici” ha dichiarato Brunetti, ricevuto nei giorni scorsi dal rettore Nicola Leone e dalla prorettrice Patrizia Piro.
Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca nel 2017 presso il dipartimento di Ingegneria civile, Brunetti ha lasciato la Calabria per intraprendere un percorso accademico internazionale che lo ha portato a collaborare con svariati enti di ricerca e prestigiosi scienziati nel campo dell’idrologia: presso la University of California e la Czech University of Life Sciences di Praga. Poi il trasferimento a Vienna alla University of Natural Resources and Life Sciences, dove si è occupato, principalmente, di modellazione numerica di processi di trasporto nei terreni.
«Un altro giovane ricercatore di talento – ha commentato il Rettore – torna in Italia e sceglie l’Unical per condividere le competenze acquisite e avviare collaborazioni scientifiche. È parte dei cosiddetti “cervelli di ritorno”, ovvero di quei giovani andati via per decisione o per mancanza di opportunità adeguate, che ora hanno la possibilità di rientrare. Una consuetudine, purtroppo, particolarmente diffusa nelle regioni del Sud. Ma l’Unical sta provando ad invertire la tendenza, e dall’inizio del mio mandato, stiamo cogliendo tutte le opportunità possibili per far tornare in Calabria ricercatori e studiosi, che possano far crescere la ricerca e la didattica dell’ateneo. E il numero è destinato a salire, anche in virtù dell’ambiente stimolante e accogliente che offre la nostra università offre, come testimonia il recente ottenimento dell’HR Excellence in Research Award, attribuitoci dalla Comunità europea. Un riconoscimento che certifica la piena attuazione della Carta e del Codice nel territorio europeo, con l’obiettivo di creare un ambiente accademico sempre più favorevole e di alto livello per i ricercatori provenienti da tutto il mondo».
RECLUTAMENTO TRASPARENTE E DI ALTA QUALITÀ.
In particolare, in queste settimane, l’Unical sta attuando le procedure che consentiranno il reclutamento, come ricercatori a tempo determinato, di altri due giovani studiosi in arrivo dalla Gran Bretagna, vincitori di prestigiosi riconoscimenti europei: un grant Marie Skłodowska-Curie Actions e un Seal of Excellence. Nel caso di esito positivo delle procedure di selezione, entrambi i ricercatori saranno chiamati dall’Unical grazie a borse di ricerca messe a disposizione dal Mur e finanziate attraverso il Pnrr.
E, inoltre, stata approvata nell’ultimo Consiglio di amministrazione la pubblicazione di un avviso, per la raccolta di manifestazioni di interesse pera chiamata diretta, per la copertura di posti di professore e ricercatori, riservata a studiosi stabilmente impegnati all’estero, vincitori nell’ambito dii specifici programmi di ricerca di alta qualificazione e studiosi di chiara fama. La call segue quella già pubblicata la scorsa estate, dedicata al reclutamento di docenti esterni con elevata qualificazione scientifica e didattica.