Pubblicata Giovedì 18 Novembre 2021 12:07
Conoscere l’Afghanistan: analisi e testimonianze
Martedì 23 novembre, dalle 9, in aula Caldora
Martedì 23 novembre in aula Caldora si discuterà di Afghanistan, con il racconto e la testimonianza di docenti universitari e studiosi che nelle settimane scorse hanno lasciato il Paese e hanno trovato rifugio in Italia, e in particolare in Calabria.
Il convegno, che si aprirà alle 9, nasce dal loro desiderio di contribuire al dibattito pubblico ed accademico sul loro paese in questo difficile momento storico. L'evento offre alla comunità accademica di Arcavacata e in special modo agli studenti la possibilità di approfondire argomenti di grande attualità, che vengono spesso trattati dai media ma raramente sono affrontati tramite analisi scientifiche di studiosi locali.
Il convegno sarà aperto dai saluti istituzionali della prorettrice al Centro residenziale Patrizia Piro. Coordinano i lavori i docenti Alberto Ventura e Giovanna Vingelli.
Partecipano:
Sessione mattutina (9-13):
Prof. Mohammad Hussein Khulusi (Ibn Sina University, Kabul)
Tahreek-e-Taliban and State-Building: Influences of Deobandism/Wahhabism and incompatibility with a modern society.
Prof. Abdullah Zakawat (Ibn Sina University, Kabul)
Collapse of Democracy in the age of globalization in Afghanistan.
Prof. Mohammad Mousa Akbari (Ibn Sina University, Kabul)
Afghanistan: Fundamentalism and regional and international implications.
Dr. Saleha Yaqubi, Escape of educated generation and its impact in Afghanistan’s future.
Dr. Hafiza Mohibe, Situation of Enterprisers Women in Afghanistan before Taliban and now.
Sessione pomeridiana (15-17,30):
Prof Alireza Rohani (Ibn-Sina University, Kabul)
Human Rights in Afghanistan. Status of the Religious and Ethnical Minorities.
Prof. Mohammad Moosa Noori (Kateb University and Gharjistan University, Kabul)
The Taliban, intellectual foundations and functions.
Dr. Ferishta Sardary, Discrimination of women in Afghanistan communities.
Dr. Basera Muzaffari, Girls education during Taliban regime.
È prevista la traduzione in italiano di tutti gli interventi e la traduzione nella lingua dell’oratore di eventuali domande poste dal pubblico