Pubblicata Martedì 30 Gennaio 2024 17:18
Celebrazione della Giornata Mondiale delle zone umide (World Wetlands Day)
Zone umide e benessere umano

Firmata il 2 febbraio 1971, la Convenzione internazionale delle zone umide di importanza internazionale riguarda soprattutto gli habitat degli uccelli acquatici. Meglio nota come Convenzione di Ramsar, dal nome della città iraniana sul Mar Caspio, dove si tenne il primo incontro, definisce zone umide “le paludi e gli acquitrini, le torbiere oppure i bacini, naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra, o salata, ivi comprese le distese di acqua marina la cui profondità, durante la bassa marea, non supera i sei metri”.
È l’unico trattato internazionale sull’ambiente che si occupa di codesti particolari ecosistemi che, oltre ad accogliere e conservare una ricca diversità biologica, garantiscono ingenti risorse di acqua e cibo e svolgono una funzione fondamentale di mitigazione dai cambiamenti climatici.
Le zone umide d’importanza internazionale inserite nell’elenco ufficiale di siti per l’Italia sono 57, distribuite in 15 regioni, per un totale di 72.288 ettari.
Lo scopo della ricorrenza è di aumentare la consapevolezza sul valore di questi ambienti la cui integrità è fortemente minacciata dalle attività umane.